Al via la seconda edizione del Festival delle Migrazioni: momenti di incontro, tra arte, teatro e letteratura per riflettere sul tema dell’accoglienza.
Dal 25 al 29 settembre, a Torino, nel quartiere Borgo Dora e nell’area di Porta Palazzo, si svolge la seconda edizione del Festival delle Migrazioni: cinque giorni di appuntamenti per parlare di futuro e società, a partire dal tema delle migrazioni.
Il Festival delle Migrazioni, ideato dalle compagnie torinesi A.C.T.I. Teatri Indipendenti, Almateatro e Tedacà, si pone come invito collettivo a incontrarsi per riflettere sulle resistenze culturali, sul concetti di accoglienza e di convivenza tra persone di diverse provenienze.
Nel corso del festival si alternano ospiti importanti, che hanno elaborato, sul piano narrativo delle migrazioni.
Migrazione al femminile
Cosa è cambiato in Italia a livello socio-politico e quali sono le possibili prospettive future? Quale politica migratoria si sta affermando in Europa? Qual è la dimensione economica delle migrazioni? Perché c’è scetticismo nei confronti delle ONG?
A queste e altre domande risponderanno i protagonisti del festival, tra cui Ascanio Celestini, (attore e regista) Elly Schlein (già europarlamentare), Domenico Quirico (giornalista), Marco Revelli (storico e sociologo), Igiaba Scego (scrittrice di origini somale) e molti altri ancora.
Le Location degli eventi
San Pietro in Vincoli – Via San Pietro in Vincoli 28, Torino
Scuola Holden – Piazza Borgo Dora 49, Torino
Teatro Cottolengo – Via S. Giuseppe Cottolengo 14, Torino
Cortile del Maglio – Via Vittorio Andreis 18, Torino
Polo del ‘900 – Via del Carmine 4, Torino
All’interno del programma viene dedicato ampio spazio alla migrazione al femminile: dalle difficoltà e gli ostacoli che le donne migranti si trovano ad affrontare, al coraggio e alla forza delle stesse protagoniste; con un’ulteriore attenzione alle tematiche LGBT. Si parlerà inoltre del legame tra uso corretto dell’informazione e diffusione dell’odio, della situazione in Libia e della politica dei muri.
Il teatro come linguaggio del cambiamento
Il teatro si conferma quale linguaggio prediletto per raccontare i cambiamenti a livello mondiale. Tra gli spettacoli più attesi, L'estranea di casa (Bottega degli Apocrifi), con la storia di un'insegnante che abbandona la Romania e i suoi figli per fare la badante in Italia; I capricci del destino (Cantieri Meticci), ispirato a Il pranzo di Babette, di Karen Blixen; Illegal Helpers, di Maxi Obexer, in cui il confine tra indifferenza e azione viene continuamente messo in discussione; Prima fu la volta dei migranti. Inchiesta sull’Europa dei muri (Almateatro), una lezione in forma teatrale che vuole richiamare alla memoria i fatti che hanno permesso l’affermarsi dell’attuale contesto nell’Unione Europea.
Dopo il successo della passata edizione, è confermata sabato sera la Cena delle cittadinanze, una lunga tavolata imbandita nel cortile di San Pietro in Vincoli all’insegna della convivialità: tutta la città è invitata a partecipare portando del cibo da condividere e allo stesso tempo a gustare le specialità delle cucine del mondo. Un’occasione per cittadini, istituzioni, operatori e associazioni di ritrovarsi insieme in una grande festa, animata dalla musica dell’Orchestra di Porta Palazzo.
IL PROGRAMMA COMPLETO DEGLI EVENTI